mercoledì 3 marzo 2010

CI NEGANO ANCHE LE TERAPIE

Come ogni mattina, quando apro la mia casella postale, o la casella postale del Mid (Movimento italiano Disabili), non vi è giorno in cui non si debbano riscontrare sempre e ovunque disfunzioni nel nostro sistema burocratico.
Questa è una lettera inviata da una mamma che ha chiesto il nostro aiuto, e le sue parole sono semplici e chiare, per motivi di privacy, ho omesso il cognome, ma ovviamente è tutto registrato.
Ora questo come cento, mille e altri casi, vengono scartati dalle terapie classiche che passa il Servizio Sanitario Nazionale, e deve colpire la frase “DIRITTO ALLE CURE DELLA MIA FIGLIOLA”, che giustamente ribadiamo noi del MID, è cittadina Italiana, i suoi genitori pagano puntualmente le tasse, il suo papà è di professione militare, quindi lo Stato prende in anticipo i soldi dalla sua busta paga, e ovviamente non può certo eludere le tasse.
Per le Istituzioni la famiglia è benestante, ovvio con i parametri che danno, il detto Isee (L' Indicatore della situazione economica equivalente, è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica ...), o sei nullafacente o il rientrare nei parametri è quasi impossibile.
Quindi, ora quello che ovviamente resta da fare, è andare a protestare contro la regione Lazio, perché intervenga e metta a disposizione la cifra che consenta alla famiglia di sostenere tali cure.
Ecco l’importanza come già ribadito più volte, di un dipartimento a se della disabilità, in quanto ogni volta che si esce dall’ordinario, ci si trova ad essere palleggiati per competenze da una Asl ad un Comune, ed ognuno si scrolla il problema di dosso.
Sulla salute, non si può certo permettere questa immonda cosa, in quanto poi possiamo assistere a sprechi eccezionali, come i milioni spesi per il centro del G8 della Maddalena, o meglio per restare in tema, i lavori costati milioni di euro per gli impianti di Tor vergata a Roma per i “Mondiali di nuoto” ancora ad oggi non conclusi.
Per queste cose i soldi si riescono a trovare, e stranamente non si palleggiano le competenze, anzi forse si litigano le acquisizioni per esse, stranamente….
Poi quando il cittadino comune, ha bisogno di aiuto da parte delle istituzioni queste allora sono le risposte che abbiamo.
Leggetevi la lettera, riflettete su quanto ho scritto, cose come queste, si spera non debbano mai capitare, ma se capitano allora sono guai….


LETTERA FIRMATA
Mi chiamo ………. Gloria sono residente a Guidonia provincia di Roma, madre di
una minore con una patologia invalidante
Mia figlia nel gennaio 2009 è stata sottoposta ad un intervento di ASTONESI POSTERIORE.
(IMPIANTO DI VITI E BARRE SULLA COLONNA VERTEBRALE).
Questo intervento purtroppo ha limitato la sua deambulazione e dovrebbe sottoporsi a frequenti terapie riabilitative.
La mia famiglia è composta da 5 persone io mio marito e 3 figli e l'unicosostentamento è di mio marito di professione militare.
Mia figlia ha bisogno della terapia di “IDROCHINESI” che purtroppo non è convenzionata
dalla Regione Lazio ed è costosissima anche per la sua durata di un anno come prescrizione
medica ospedaliera.
Nel nostro territorio Guidonia ci sono solo strutture private,mancano strutture sanitarie ospedaliere organizzate per la riabilitazioni.
Dovremmo noi tutti genitori poter dimostrare ai vertici delle istituzioni che non siamo
degli animali emarginati, sono una cittadina dimenticata dallo Stato.
Il mio conto in banca è sempre rosso e le istituzioni mi descrivono come una famiglia
benestante per i loro criteri non accettabile di una eventuale “DIRITTO ALLE
CURE DELLA MIA FIGLIOLA”. Attendo risposta e solidarietà da tutti quelli che come noi
cittadini credono ancora in una giustizia grazie per la vostra attenzione.
.




L'idrochinesiterapia rappresenta la metodica di massima e migliore integrazione tra le proprietà fisiche dell'acqua e terapeutiche del movimento.
L'acqua favorisce in modo determinante l'esecuzione di esercizi di mobilizzazione attiva e passiva, grazie alle sue proprietà fisicobiologiche. La caratteristica principale è il manifestarsi dell'azione antigravitaria secondo la legge di Archimede (un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del volume del liquido spostato), che determina l'effetto di alleggerimento del corpo immerso.
L'acqua sostiene gran parte del peso del corpo favorendo l'esecuzione di movimenti con un corretto lavoro muscolare anche in condizioni di ridotto tono-trofismo e di difficoltà di carico. Per questo motivo un muscolo che ha forza ridotta e non consente un corretto lavoro può realizzare in acqua diversi movimenti. La riduzione del peso corporeo che si ottiene nel mezzo idrico permette inoltre di eliminare il dolore dovuto al carico e di iniziare precocemente la riabilitazione motoria.
Altrettanto importante è l'effetto analgesico del calore che si ottiene utilizzando acqua riscaldata ad una temperatura di 32°-35°C. Il calore, infatti, innalza la soglia di sensibilità al dolore determinando anche una sedazione generale e rilasciamento muscolare.
Un altro effetto è il manifestarsi di fenomeni sensoriali quali un miglior apprezzamento della posizione del proprio corpo e del senso di movimento dovuti alla percezione della pressione esercitata dall'acqua su tutto il corpo che si traduce in una sensazione di maggior sicurezza nell'esecuzione dei movimenti. Il mezzo idrico, più denso rispetto all'aria, permette inoltre movimenti controllati ed eseguiti contro una leggera resistenza.
Questo riduce i rischi di movimenti incontrollati che possono far insorgere la sintomatologia, peggiorare la situazione patologica, dare paura ed insicurezza al paziente rallentandone la rieducazione.

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