giovedì 9 dicembre 2010

Per i politici Italiani siamo appestati

Disabili (invalidi civili) Esclusi anche dallo scenario politico

Perché i partiti non ci vogliono ? Hanno paura di perdere le loro poltrone ?

Hanno paura di fare una politica sociale ? intanto il paese continua ad andare avanti nell’incertezza, in quanto il quadro politico cambia puntualmente ogni giorno come un bollettino meteorologico, dove si fanno e si disfano alleanze nell’ordine di poche ore.

Per complicare maggiormente il quadro della situazione, le mail di Wikileaks che aprono pagine diverse della politica conosciuta, fatta dalle classiche parole di rituale e convenevoli.

Intanto sembra già di essere in una campagna elettorale, i sondaggi si scatenano, le percentuali oscillano ogni giorno ed ognuno da la sua vittoria sia alla fiducia che alla sfiducia, puntualmente alternandosi negli spettacoli televisivi.

Di tutto si sente parlare, ma una volta sentire una parola da questi personaggi che dovrebbero portare avanti un paese in questo clima mondiale particolare , verso il sociale e verso la disabilità, nessuno, già questo argomento scomodo a tutti in una fase delicata come questa, il parlare delle persone che non riescono a finire il mese, o dei problemi delle famiglie con a carico un disabile, su questi argomenti la parola d’ordine è il completo silenzio.

Anche da parte dei giornalisti che pongono le domanda, un accenno a questo non si sente assolutamente, e quindi noi quello che possiamo fare come disabili, nel caso noi non possiamo presentare la nostra lista, dobbiamo attuare la protesta del non voto, se dovremo ritornare a nuove elezioni, ma non disertando le urne, ma presentandoci al contrario, ma chiedendo al Presidente di seggio di voler far scrivere di essere presente ma di non voler votare, in quanto non ci riconosciamo in nessuna forza politica.

Voi direte ma cosa porta questo tipo di protesta che vogliamo attuare, e lo spieghiamo semplicemente, immaginate il rallentamento per via del dover fare tutta la trascrizione e la verbalizzazione e quindi una perdita di almeno c.a. 30 minuti a persona, moltiplicatela nell’arco dei due giorni in cui si voterà, per tre o quattro milioni di persone, il sistema avrà un forte rallentamento e questo avrà una risonanza a livello nazionale.

Quindi abbiamo qui di seguito voluto elencare quello che si deve fare al seggio, e come comportarsi:

1) esibire la scheda elettorale con documento di identità
2) non toccare le schede che vi danno per opporre re la preferenza ai partiti
3) chiamare il presidente del seggio e dirgli di mettere a verbale quanto state per dichiarare
4) dichiarazione del non voto " Non mi sento rappresentato da questa classe politica"
5) se il presidente di seggio si rifiuta chiamare le forze dell'ordine presenti nel seggio (sono obbligati a trascrivere sul verbale davanti alla vostra presenza)
6) cosi facendo otterremmo che non si parli più di schede nulle o bianche che comunque andrebbero alla coalizione vincente.
Avremmo un unico risultato del popolo dei disabili "invalidi civili" che parleranno a lungo di noi di questa protesta di una politica sociale ingiusta

Ufficio stampa del M.I.D.

sabato 20 novembre 2010

PDL e LEGA I veri traditori di una politica sociale

Purtroppo noi del Movimento Italiano Disabili, non abbiamo memoria corta, e quindi vogliamo rammentare le cose che questo governo si era impegnato a fare, e delle promesse elettorali fatte, come l’aiuto per le famiglie e l’aiuto per le fasce più deboli.

Bene alle famiglie quale aiuto è stato dato, e chiediamo maggiormente alle famiglie che hanno a carico un disabile quale aiuto avete dato?

Nessuno, anzi il contrario, dopo la grande pagliacciata del bonus e delle tessere rilasciate a un milione di persone indigenti, e dopo avergli fatto credere in un fantomatico bonus di 250 euro,rimane la figura fatta fare a molti al momento di pagare, alle casse dei supermercati e l’umiliazione con la tesserina spedita a casa, quando la tessera non erogava il servizio in quanto non attivata perché il reddito isee superava di qualche euro la soglia per poterne usufruire.

Quindi tutta quella messa in scena, pubblicizzata con tanto fervore dagli organi di televisione e di stampa, sempre architettata dal Ministro Tremonti, vorremmo sapere quanto è costata, ma sicuramente, questo non ha importanza in quanto poi i soldi si recupereranno tramite le “linee guida” dovute inventare in quanto purtroppo non riuscì a passare il suo squallido piano per frodare o meglio rubare assegni sociali, e assegni di accompagnamento a chi soffre e nulla fa, se oggi troviamo file di persone disabili davanti le sedi dell’Inps dalle sette di mattina, per consegnare o passare a visita medica, in cerca di fantomatici “falsi invalidi”.

E facile sospendere assegni di accompagnamento, a chi ne ha bisogno come anziani e disabili, questo è possibile farlo, in quanto si farà sempre a tempo a ripristinarlo, ma non si è pensato a quelle persone già colpite nella salute, il danno che gli si fa?

Ma cosa importa al nostro Cavaliere, lui a ben altro da pensare, e poi le sue opere buone Lui le fa, come aiutare la nipotina del Presidente Mubarak, e poi non andrebbe certo contro i fraterni amici della lega, del quale ne fa parte il suo Ministro Tremonti e al caro amico Bossi, dimenticando forse i gesti cordiali ricevuti negli anni passati.

Intanto anche il Presidente della Camera Fini è impegnato con il suo nuovo movimento, e continua a non prendere mai una posizione e quindi sta in una sorta di limbo.

Intanto finalmente dalla Camera è stata varata la “manovra di stabilità”, cosi chiamata per addolcire la vecchia parola “finanziaria”, solito gioco di parole, ma nella sostanza nulla cambia, soliti tagli, che verranno fatti solo e unicamente a senso unico verso lo stato sociale.

Ho voluto fare semplicemente un riassunto di quello che il PDL., che doveva essere un partito innovativo, di nuove speranze ha fatto verso le classi più deboli, come è scritto nella Costituzione, ma questo è statto completamente disatteso, e questo secondo voi come lo si può definire?

Noi lo definiamo un vero e proprio “TRADIMENTO”, in quanto un governo dovrebbe prima pensare alle persone più deboli e indigenti innanzitutto, ma come poi si è rivelato, ha invece pensato solo ai suoi interessi e a quelli dei suoi amici potenti.

Soldi per il sociale con la scusa della crisi non se ne sono visti, anzi ci si è accaniti contro togliendo persino quel poco che avevano.

Ora mi rivolgo a Voi persone disabili e indigenti, volete continuare a farvi soggiogare da questo tipo di politica e politicanti, o volete finalmente alzare la testa e farvi rispettare?

Il nostro movimento è nato per questo, formato da persone disabili, volontarie, che hanno capito che solo l’unione e l’essere compatti può evitare maggiori disastri nel campo del sociale, e che invece vuole dare una svolta alla nostra voce per farsi sentire nell’aula della politica.

Quindi bisogna togliersi dalla mente una vecchia politica borbonica classica, fatta dai soliti schieramenti ma vedere in maniera diversa il modo di fare politica e cominciare a smettere di dire che le cose non si possono cambiare, le possiamo cambiare, ma bisogna che troviamo il coraggio di essere uniti e compatti nel nostro movimento per portare avanti le nostre idee per un sociale migliore e dignitoso e per fare questo, ci serve la vostra presenza nel Movimento Italiano Disabili.

Voi siete i nostri candidati alle prossime elezioni

ti aspettiamo, info@ilmid.it

Il Presidente del M.I.D.

Francesco Ferrara

venerdì 29 ottobre 2010

In macelleria e nelle sedi INPS

Per la verifica della disabilità, carne da macello nelle sedi Inps

Possibile, che in questo paese, non si riesca che a parlare del caso Sara o del Presidente del Consiglio?
A noi ci sembra veramente assurdo, che ogni giorno televisione e giornali, riescano solo a fare una telecronaca di questi due fatti, mettendo sempre in risalto solo gli stessi argomenti, modificando semplicemente il modo di dare la notizia, e di far apparire i filmati.
Sembra che tutto sia imperniato solo su questo, e che tutto giri intorno a questo, e qualsiasi giornale o telegiornale, per non parli di altro.
Certo sia alla tv che alla carta stampata e quindi a questo Governo, la cosa fa ovviamente comodo, perché riescono in questa maniera ad ipnotizzare l’ascoltatore medio, mentre, vengono nascoste verità quotidiane di tutti i giorni.
Noi come M.I.D., quindi denunciamo e continueremo a farlo, la presa di posizione da parte dell’Inps tramite le sue “linee guida”, verso i disabili, che ogni giorno, si ritrovano a dover consegnare i propri documenti a questo istituto, formando file, con persone anche in carrozzina al freddo in attesa che venga il proprio turno.
Non ci sembra un bel fare, da parte di questo ente, ma nessuno ne pubblicizza il dramma che vi è dietro, dato da una lettera che invita, entro quindici giorni, alla presentazione di tutta la certificazione per la revisione della propria pratica.
Perché non è possibile che l’Inps richieda tali documentazioni direttamente alle Asl di appartenenza del disabile? “avendo già passato la visita in commissione con 4 medici ASL e con un medico dell’INPS”
Invece no, questo non è possibile, il disabile deve a proprie spese rifare tutte le fotocopie con spesa a carico suo, e poi inviarle o tramite posta, o doverle consegnare dall’ufficio Inps richiedente.
Chiaro che per paura di veder sospendere quell’assegno ognuno e anche per via dei costi, ci si arma di santa pazienza e ci si mette in file.
Ma questo che sta avvenendo da nord a sud dell’Italia, care televisioni, cari giornali, non vi sembra articolo da mettere in prima pagina?
Ma forse i nostri padroni del vapore su questo, non vogliono che se ne dia notizia, far sapere a chi non è disabile, delle peripezie che deve passare la persona disabile, quando poi il nostro Ministro Brunetta, parla da un altro pianeta, di uffici interfacciati tra le pubbliche amministrazioni.
Il nostro Movimento continuerà a denunciare questo stato di cose, attendendo una risposta ma che abbiamo paura che mai arriverà.

martedì 26 ottobre 2010

Petizione per l'aumento delle pensioni invalidità civile

Abbiamo aperto questa petizione da portare in Parlamento e per conoscenza al Presidente della Repubblica, in quanto ancora oggi l’importo dell’assegno sociale, è di 256 euro, quando in altri paesi della Comunità Europea, l’importo è di circa 600 euro.

Pensiamo che per la dignità personale, questo importo non sia sufficiente a poter far fronte alla vita quotidiana, maggiormente quando si è anche disabili.

Pertanto chiediamo di aderire firmando, ecco il link

http://www.ilmid.it/petizione-raccolta-firme-aumento-pensione-invalidita/

venerdì 10 settembre 2010

In pericolo il lavoro per i disabili

Nuove nubi all’orizzonte per i disabili. Non bastava il penoso e goffo tentativo del decreto Tremonti di tagliare indennità di accompagnamento ed assegni di invalidità civile, sventato dalla grande mobilitazione delle associazioni dei disabili e delle loro famiglie. Ora è arrivato il Decreto 102 che rischia di compromettere irrimediabilmente il diritto al lavoro.L’articolo 5, infatti, al punto 7, mescolate alle misure sulle missioni militari internazionali, recita quattro righe destinate a determinare conseguenze drammatiche sul collocamento obbligatorio dei disabili. D’ora in poi gli avviamenti al lavoro di orfani e vedove di vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, e di soggetti equiparati come i superstiti delle vittime sul lavoro, avranno precedenza su ogni altra categoria, non saranno contenuti entro la quota di legge dell’1 per cento ed andranno inevitabilmente ad occupare i posti riservati ai disabili. Con quattro righe il governo Berlusconi assesta un durissimo colpo ad una norma di civiltà, la legge 68 del 1999, frutto di un lungo lavoro parlamentare e per la quale i disabili italiani hanno lottato per più di vent’anni.C’è da augurarsi che il tutto sia l’esito indesiderato del “combinato- disposto” di più norme, fra tutte la 407 del 1998 e la 244 del 2007, nate dal lodevole e condiviso intento di tutelare persone pesantemente colpite da eventi drammatici. Ma il diritto di queste non è pensabile possa fondarsi sulla negazione di quello, altrettanto legittimo, dei disabili, per i quali le possibilità di lavoro sono limitate di fatto al solo collocamento obbligatorio. Andrebbe allora precisato che la nuova disposizione non intacca il 7 per cento di posti ad essi riservati.Se invece la decisione è consapevole, difficile fugare i sospetti su una malcelata volontà di limitare il diritto al lavoro dei disabili. D’altra parte questo Governo ha già abrogato il certificato di ottemperanza al collocamento obbligatorio, previsto, pena esclusione, per le imprese che operano con la pubblica amministrazione, sostituito da una più vaga autocertificazione. Ha ridotto al lumicino le ispezioni in materia. Ritarda la relazione al Parlamento sull’attuazione del collocamento obbligatorio.Il governo chiarisca. È quanto già chiedono i servizi per l’impiego, palesemente disorientati dalla nuova norma. E, soprattutto, lo faccia presto, perché in mancanza di chiarimenti non si farebbe attendere la reazione delle associazioni dei disabili, che non sono certo disposte a subire passivamente l’ennesimo, inaccettabile, attacco ad un sacrosanto diritto costituzionale: il lavoro.

Questa e la vera vergogna di chi ci governa

Ufficio stampa del M.I.D.

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giovedì 2 settembre 2010

bambini, disabili, insegnanti, sostegno, e le bugie del ministro

La politica, della menzogna, dopo aver scatenato la caccia al disabile, e aver fatto apparire i disabili, come peso sociale imponente, forse non ha mai confrontato i dati europei sul costo della disabilità negli altri vari paesi.
Le cifre date, non sono rapportate con quelle degli altri paesi, ma solo date per far clamore, e infatti troviamo che la disabilità è l’1% del pil nazionale in Italia, contro, la media europea che è del 2%.
Questo dai nostri cari politici che si sono riempiti la bocca di numeri certamente non è detto, allora lo diciamo noi, e ringraziamo anche la Fish, che ha fatto questo lavoro per far chiarezza sui dati.
Inoltre dallo studio fatto, si è riscontrato che anche i paesi economicamente meno forti, quale, Ungheria e Slovenia, dedicano maggior pil alla disabilità.
Questo i nostri politici così zelanti, nel parlare dei falsi invalidi, non lo menzionano quando parlano del sociale e della disabilità, anche se ultimamente non ne parlano proprio se non facendoci apparire solo mistificatori.
Ora che si avvicina l’apertura delle scuole, da tantissime regioni e comuni, arrivano le proteste, in quanto mancano, insegnanti di sostegno, ma il Ministro della Pubblica Istruzione, invece di pensare e provvedere alla situazione, se ne esce candidamente con il disc-orsetto televisivo, avvisando che oltre i 50 giorni di assenza, si ripeterà l’anno.

UN ESEMPIO?
http://www.casertanews.it/public/articoli/201009/art_20100902060526.htm
SCUOLA | Caserta
- "Laconico il comunicato diramato dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta che sospende tutte le operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione.
Cosa si nasconde dietro la breve nota? Il Ministero non ha autorizzato 350 posti di sostegno per i diversi ordini di scuola, nonostante le richieste documentate delle istituzioni scolastiche, già assegnati alla provincia. Calpestati i diritti degli studenti disabili, pregiudicata la possibilità di incarico per i lavoratori precari in diritto di graduatoria, forte aumento del disagio per i tanti docenti in mobilità d'ufficio.
La FLC CGIL di Caserta denuncia il grave ritardo nella gestione amministrativa delle procedure (che dovevano concludersi entro il 31 agosto); l'ennesima "mazzata" ministeriale per mere ragioni di cassa, in linea con i licenziamenti di personale, sfruttato, offeso e sottopagato, che oramai si consumano da tre anni a questa parte; il lento affossamento della scuola pubblica, mentre aumentano le sacche di sfruttamento nella scuola privata.
Oggi, 2 settembre 2010, convocheremo un'assemblea dei lavoratori docenti e ATA, di ruolo e precari, per rendere visibile lo stato di grave disagio e programmare iniziative di mobilitazione e protesta".
-
Caro Sig. Ministro, invece di elucubrare queste nuove normative, perché non si preoccupa di cose più importanti, o forse non ne è all’altezza?

Intanto con la riapertura delle scuole, i genitori dei bambini disabili, si troveranno loro ad affrontare questi problemi, e il corpo docenti, ma certamente è molto più semplice tagliare fondi su queste cose che non certamente sul pomposo Ministero della Pubblica Istruzione.
Ufficio stampa M.I.D.

giovedì 15 luglio 2010

Corrotti e incapaci di fare politica

Noi del M.I.D. (Movimento Italiano Disabili) ci siamo chiesti, ma ancora, ci credete ai partiti politici che oggi ci rappresentano, sia dell’una che dell’altra coalizione?

La seconda domanda che ci siamo anche posti e quindi rivolgiamo a chi ci segue e ci legge, credete ancora all’ideologia politica?

A noi del M.I.D., ci resta difficile crederci, in quanto il 7 luglio, abbiamo visto gente disabile, di tutte le regioni, di tutte le correnti politiche unite, e a differenza delle classiche manifestazioni che tutti conosciamo, questa non aveva nessuna corrente politica, anche se si è tentato di strumentalizzare
La manifestazione.
Si è detto che eravamo più di 1500 ma quindi se essendo disabili, in quella piazza eravamo tanti, pensiamo anche a chi non è potuto venire perché immobilizzato, chi non è riuscito anche per motivi economici ad esserci, inoltre le persone anche anziane.
Quindi quella piazza raggruppava più del doppio, e forse il triplo delle persone che anche idealmente sarebbero volute esserci.

Questo per dire che forse, le persone almeno quelle disabili si sono stancate dei primi due punti che abbiamo citato sopra, forse che si sono stancate, dei poteri forti della politica, manovrati da mafia e grandi industriali e banche, vedi inquisiti e le ultime dimissioni che ci sono state nel parlamento.

Forse quelle persone che erano in piazza sono stanche di tutto questo, in quanto sono anni che per esse, non si è fatto nulla, anzi oggi si prova anche a levare quel poco.

Quando il M.I.D. è nato, è nato per creare una politica diversa, nuova al fronte della disabilità, in quanto come base si è posta la domanda di dire, se un partito come quello che vogliamo essere noi, riesce a farlo, e cioè a migliorare le cose per i disabili, allora in effetti ha migliorato tutto il sistema, in quanto se un disabile, riesce a vivere una vita tranquilla e dignitosa con delle basi solide avrà una tranquillità economica e di seguito quindi una dignità, il M.I.D., quindi è il partito di tutti.

Questa in effetti è la nostra ambizione verso il nostro futuro, perché pensiamo che vi possa essere una politica diversa, e se questa politica, mira al basso a migliorare il sistema sociale, di questo se ne avvantaggeranno tutti complessivamente.

Certo è una strada lunga e in salita, piena di ostacoli e anche di minacce, in quanto certamente diamo fastidio a parecchi, ma non abbiamo paura, potete continuare a minacciarci, frasi, sibilline e allusive, come”il continuare a mangiare la propria minestrina” in quanto quella fatta dalla propria mamma è sempre la migliore, e di non metterci in testa cose più grandi di noi.

Quindi a questi galantuomini, che ci inviano mail, minatorie, che sicuramente pensiamo che siano dei buontemponi, rispondiamo che l’ideale non muore con le persone che lo hanno creato.
Movimento Italiano Disabili
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Tagli: la sartoria del governo contro i disabili

TUTTI DOBBIAMO FARE SACRIFICI?

Si continua giornalmente ad assistere a questi continui attacchi verso la classe disabile, da parte del governo, che per risparmiare, non certo risparmia sulle sue spese, ma lo rivolge verso le persone che hanno più bisogno.

Certamente non è possibile risparmiare sui vostri benefit, e sappiamo quanti sono, in quanto altrimenti, come fareste a girare a spese del povero contribuente, e raccontare tante baggianate, che vengono amplificate dalle vostre tv e dai vostri giornali.

Quello che a noi del M.I.D. (Movimento Italiano Disabili) da più fastidio, che avete il coraggio solo di prendervela con la nostra classe, non andando certamente a toccare altri settori.

Ormai è diventa vostra abitudine, cercare soldi nel mondo della disabilità, in quanto noi ovviamente non siamo tutelati da nessuno, e quindi di noi si può fare carne da macello, senza scrupoli e remore.

Ministro Tremonti, ci rivolgiamo a Lei in quanto non riusciamo a capire se ha dovuto studiare tutti questi anni economia, per avere una laurea, per poi cercare di risanare i conti dello stato andando a togliere finanziamenti a noi disabili, e al sociale.

Se i soldi mancano, non sarà l’esiguo gettito fiscale speso per la disabilità certamente a poter ripianare le casse dei vostri sperperi, e ve lo diciamo chiaramente, in quanto noi del M.I.D. siamo schietti, e senza mezzi termini.

Gli sprechi di denaro pubblico, Voi sapete benissimo, dove sono e come recuperarli, ma non potete, in quanto andreste a scontentare chi vi ha eletto e portato voti, e quindi vi attaccate solo alle classi più deboli, che già sono in difficoltà.

Ci domandiamo, con quale coraggio, fate queste cose, e con quale coscienza, avete il coraggio di emettere emendamenti di questo genere, senza porvi alcune minime domande su chi ricadranno i disagi.

Perché per esempio non risparmiare in questi momenti così di crisi come lei dice e che tutti devono fare sacrifici, 15 “Miliardi” per l’acquisto dei nuovi “F35” , aerei bombardieri?

Per approfondire l’argomento, potete andare al sito “Il Democratico.it” articolo redatta da Martina Lacerenza

Ecco che ritorniamo sempre al punto base, dove, noi dobbiamo fare sacrifici e subire tagli,
ma voi sperperate il nostro denaro per interessi occulti.

Ovvio a nostro avviso siete semplicemente e completamente amorali.

Ufficio stampa del M.I.D.
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martedì 13 luglio 2010

Beffa del PDL per un dipartimento della disabilità

Editoriale/ Un dipartimento per tutelare i diritti di tutti i disabili
Lunedí 12.07.2010 16:01
In Italia alcune leggi hanno fornito una disciplina organica sulla disabilità, come la legge 5 febbraio 1992, n. 104, “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” e come la legge 12 marzo 1999, n. 68, “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e la legge quadro 8 novembre 2000, n. 328, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Tuttavia, secondo Antonio Gentile e Luigi Compagna, senatori del Pdl, vi sono alcune lacune dal punto di vista applicativo. Per questo i due parlamentari si sono fatti promotori di un disegno di legge che istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un Dipartimento per la tutela delle persone disabili.
Obiettivo precisato al primo articolo del provvedimento, quello di dare concreto riconoscimento ai diritti. L’articolo 2 del testo elenca le funzioni proprie della struttura. Tra queste, oltre ai poteri di vigilanza e di controllo sull’applicazione delle leggi a favore dei disabili ed alle funzioni di garante della corretta erogazione delle prestazioni inerenti il diritto alla salute, all’istruzione ed alla formazione professionale – ai fini del recupero, dell’integrazione scolastica e sociale e dell’inserimento nel mondo del lavoro di tali soggetti –, si segnala l’impegno del Dipartimento nelle operazioni di controllo, da effettuarsi a campione, della destinazione dei finanziamenti, della correttezza dei bilanci delle associazioni di rappresentanza, con eventuale segnalazione dell’associazione inadempiente all’Agenzia delle entrate ed alle altre Autorità che siano preposte ai controlli. Si sottolinea, inoltre, il compito di verificare l’esistenza di falsi invalidi, attraverso segnalazione o accertamento a campione, anche con l’ausilio di enti statali. L’articolo 3, infine, delinea la struttura dell’organismo.
E' previsto che il capo dipartimento, il cui mandato è triennale e non è rinnovabile, sia nominato direttamente dal Presidente del Consiglio. Si stabilisce che dell’organo facciano parte tre funzionari, appartenenti al ruolo dirigenziale, provenienti dai ministeri del Lavoro e delle politiche sociali e della Salute e dal dipartimento per le Pari opportunità, in modo tale da consentire un’equa rappresentanza delle amministrazioni competenti in materia. Il testo è stato assegnato mercoledì 7 luglio al vaglio della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. (dp)

Ecco ad avviso del M.I.D., (Movimento Italiano Disabili) l’ultima trovata “loro” del buon Governo per forse riuscire siccome nella manovra non ci sono riusciti, buggerare i disabili.

La cosa non ci convince, in quanto noi del M.I.D., sono tanti anni che parliamo di un dipartimento unico della disabilità, ma questo che si vuole creare, stranamente, ha una durata di tempo di tre anni, in concomitanza con la fine della legislatura, inoltre il Capo dipartimento deve venire eletto dal Presidente del Consiglio, seconda strana coincidenza, e per finire, dentro questo dipartimento, ci sarebbero anche i vari ministeri come quello delle politiche sociali, della salute, e delle pari opportunità, oltre a quello del lavoro.
Stranamente si parla di tre dirigenti quando i ministeri chiamati in causa sono quattro?

Se andiamo a leggere tra le righe, ci si accorge che questo dipartimento è semplicemente un dipartimento blindato, che serve unicamente allo scopo di tagliare con la scusa di accertare, e non di coordinare il sistema e migliorarlo, ed infatti è a termine di tempo.

Quindi dopo avere cercato e non riusciti con la manovra fiscale, a far strage per trovare i soldi, si tenta di raggirare il problema con questo “dipartimento”, altrimenti e già da questo il M.I.D., capisce la mala fede, di tutta la cosa, non sarebbe certamente a tempo.

Quindi noi disconosciamo una cosa simile, che a nostro giudizio serve semplicemente, per poter continuare silentemente ad operare tagli verso la disabilità e non a migliorarne il contesto.
Ufficio stampa del M.I.D.
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lunedì 12 luglio 2010

Il partito dei disabili

Molte volte, ci chiedono se siamo un partito politico ? si, abbiamo l’ambizione di diventare grandi, però senza essere un partito di corrente di destra o sinistra, in quanto è inutile nascondere che anche la sinistra un paio di anni è stata al potere, ma per la nostra classe dei disabili, non ha fatto nulla.
Voglio ricordare che gli assegni sociali e gli assegni di accompagnamento, sono fermi da almeno c.a., dieci anni, e che l’unico aumento è stato dato in base alla svalutazione, e quindi somme tipo 2 euro l’anno.
Nessuno ha mai pensato di questi gruppi politici che si sono susseguiti e alternati, ma come faccia, un disabile a vivere con 256 euro?
Nessuno si è mai di questi illustri signori chiesto ma come fanno con 480 euro di accompagno, ad avere una persona che li accudisca?

Quindi senza falsa ipocrisia, sia alla destra che alla sinistra del nostro stato sociale e in particolar modo di quello dei disabili non interessa nulla.
Perché per due anni, la sinistra ha giocato a togliersi le poltrone da sotto, e alla fine si sono ritrovati tutti a terra, lasciando una autostrada al centro destra, che oggi vediamo come conduce e il tipo di politica che applica.

Perché quindi vogliamo entrare è presto detto, in quanto una volta entrati, potremo avere anche noi la nostra voce, avere spazi televisivi, come hanno i soliti noti, e anche se minori ovviamente, però sarà già un qualcosa.

Quindi il M.I.D., non è di nessuno schieramento politico, cerca solo di portare avanti delle nuove idee e di rivoluzionare lo stato sociale, avendo meno costi di contorno, e più servizi diretti e con minore spesa, sia per le istituzioni e sia per il cittadino disabile.

Purtroppo sul sociale, e in particolare sul “disabile sociale”, vi è molta gente che per via di questo sistema burocratico, specula e quindi le risorse date verso di esso si assottigliano, e quindi ai disabili viene sempre meno.

Ultimamente abbiamo assistito all’attacco verso la nostra categoria sociale, e ci siamo finalmente ritrovati in piazza e numerosi, ma questo, dovrebbe far capire ai disabili, quanto il governo pensi a noi e i nostri diritti.

Andiamo a difendere la democrazia in Afghanistan con spreco di milioni di euro ogni mese, e poi hanno il coraggio di voler togliere l’assegno di accompagnamento per il bilancio della manovra finanziaria voluta dall’Europa.
Assurdo paradosso, voler pensare alle missioni di pace, quando una categoria di più di tre milioni di persone, vive alla soglia minima di povertà.

E’ per questo che il M.I.D., è stato fondato, per cercare, di cambiare le cose, ed ogni giorno, denunciamo le malefatte di questi politici, che hanno anche l’arroganza di dire che tutto va bene e che anzi bisogna essere ottimisti.

Si risponde il M.I.D., saremmo ottimisti se avessimo la metà della metà dei vostri compensi, allora si che potremmo esserlo.
Invece non ci riusciamo in quanto le spese a fine mese, sono sempre più alte ma le entrate sono sempre le stesse, e quindi ci troviamo a dire, che l’ottimismo non lo riusciamo proprio ad avere.

Inoltre, noi del M.I.D., non riusciamo a capire, forse ignoranti in matematica, come mai, il popolo italiano, sia il più tassato ed abbia gli stipendi più bassi d’Europa, però con i servizi più scadenti, e maggiormente nello stato sociale.

A noi questa equazione, non ci torna, e quindi chiediamo, se il buon Ministro dell’economia riuscisse a spiegarcela.
UFFICIO STAMPA DEL M.ID.
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venerdì 2 luglio 2010

Tutti i disabili in piazza per protestare

Tutti in piazza contro le vergognose proposte del Governo
mercoledì 7 Luglio 2010 ore 10,00 a Piazza Monte Citorio

Di nuovo, le associazioni, si preparano a scendere in piazza, e quindi anche noi del M.I.D, in quanto sono previsti sempre nella nuova manovra, il taglio e dei contributi per i patronati, che tutelano i cittadini, che è stato presentato dal relatore Antonio Azzolini.

Ogni giorno, assistiamo a nuovi attacchi verso il “sociale”, con nuovi emendamenti, per cercare di diminuire i già esigui finanziamenti verso le classi più deboli.

Sempre il relatore Antonio Azzolini, in accordo con il Ministero dell’Economia ha presentato un altro emendamento che fa capire tutte le false intenzioni di non toccare lo stato “sociale” e in maggior modo quello della “disabilita”.

Infatti, nell’emendamento, si vuole che per poter usufruire dell’assegno di “accompagnamento”, la commissione medica certifichi che la persona, è impossibilitata a muoversi, quindi deve essere allettata o completamente paralizzata, o che non riesca a svolgere le funzioni fisiologiche.

Questo viene a significare, che le commissioni non avranno alcun parametro, e nessun grado di valutazione.
Inoltre allora noi del M.I.D., poniamo una semplice domanda… perché lo si chiama “assegno di accompagnamento”?

Esso è sempre stato chiamato in questo modo in quanto molte persone disabili, e anche anziane, ne usufruiscono, in quanto ormai non più in grado di essere autosufficienti e quindi di poter in effetti restare sole.
Questo significa che non bisogna per forza di cose essere immobile come vorrebbe il relatore Antonio Azzolini, e quindi perderebbero l’assegno, che è una cifra che anche se esigua e sempre un aiuto a queste persone.

Togliendo anche questo minimo supporto che noi del M.I.D., riteniamo una “miseria”, si mettono a rischio molte persone anche incapaci, e a volte pericolose sia per se stesse, che per gli altri, in quanto se non essendo paralizzate perderebbero la spettanza di esso.

Quindi noi del M.I.D., ci schieriamo con la manifestazione del 7 Luglio con le altre associazioni, in quanto meschinamente si cerca semplicemente e con questi emendamenti di togliere a persone che necessitano di un aiuto costante per vivere con un minimo di dignità.

Inoltre aggiungiamo che questi ….”onorevoli” come Azzolini, si dovrebbero vergognare di presentare tali proposte, contro la nostra categoria, e vogliamo invece ricordargli che sia gli assegni sociali che gli assegni di “accompagnamento” le loro cifre sono ferme da anni.
Noi non crediamo invece che i vostri stipendi si siano fermati a qualche hanno fa.
Il Presidente Francesco Ferrara
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giovedì 1 luglio 2010

Le mensogne di questo governo

Le false promesse di questo governo

Il M.I.D., (Movimento Italiano Disabili), non si riesce a capacitare, su come si possano fare delle affermazioni tanto false da parte di questo Governo.
Il Presidente del Consiglio, che vola da uno stato all’altro, forse non risiede in questo paese, in quanto dal Brasile fa giungere l’intervista con dei magnifici sorrisi, dicendo che la crisi è ormai alle spalle.

Come si possa dire che la crisi, sia ormai alle spalle, quando, le regioni ed i comuni, annunciano tagli sia sulla sanità che sui servizi che offrono, in quanto il loro bilancio è stato tagliato e quindi questi tagli, ricadranno sulle classi più deboli ed in maggior modo sui disabili.

Noi del M.I.D., ci interessiamo particolarmente allo stato in cui verte lo stato della disabilità, ma certamente non siamo sordi a quello che avviene intorno a noi.
La disoccupazione aumenta, il lavoro precario è in aumento, i dati dell’inflazione data da stampa e tv., e Istat non corrispondono in quanto è sui banchi del mercato, che si misura il valore del denaro.

Non parliamo poi dell’occupazione per i disabili, in quanto già difficile negli anni trascorsi, oggi si rivela completamente impossibile.
Inutile cercare scuse, caro Presidente del Consiglio, quelli che vengono assunti, sono solo i neo Ministri, con aumento delle spese generali.
Inutile ricordarle le promesse fatte in campagna elettorale, dove prometteva ai suoi elettori, un massimo di dodici Ministri…. oggi siamo a ventiquattro.

Quindi cosa ci possiamo aspettare da questo suo governo, che dice di non mettere le mani in tasca ai cittadini, ma con veloce misura, ogni giorno, con la nuova legge finanziaria, inserisce emendamenti per cercare di togliere, e continua con sfrontatezza e in modo sibillino, ed aggiungere e modificare emendamenti per ridurre la voce al capitolo “Riduzione della spesa in materia di invalidità”.

Quindi si cerca di tagliare sui disabili e come al solito semplicemente ampliare il carrozzone, per favoritismi e per promesse fatte, ricordiamo anche il Ministero del Turismo, in questo frangente assolutamente indispensabile.

Il M.I.D., continuerà a denunciare tali misfatti senza paura, anche se sappiamo che state cercando di imbavagliare l’informazione.
Ufficio stampa M.I.D.
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mercoledì 23 giugno 2010

Condonare i falsi invalidi ?

M.I.D. Movimento Italiano Disabili

Lettera aperta ai nostri amici disabili.

Ogni giorno, aprendo sulle notizie, si rimane allibiti, sconcertati, e trovare le parole per definire quello che si legge, rimane assai difficile.

Ora siamo al condono per i falsi invalidi, questo leggo su:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=142209

Un condono per i falsi invalidi, che avrebbero 180 giorni di tempo per autodenunciarsi, insieme ai medici che li hanno certificati, evitando così eventuali sanzioni. Ma l'idea leghista non piace per niente alla FISH (Federazione Italiana per il superamento dell'Handicap) e alla FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) le due pricipali associazioni che si battono per i diritti delle persone con disabilità.

Vi invito a leggere il seguito, dove ovviamente le categorie insorgono in quanto questo condono mira solo a voler giocare al recupero delle provvidenze economiche, e non ha alcun interesse a smascherare i falsi invalidi, e relative commissioni se non toccano la parte economica.

Quindi si può delinquere a patto che non si percepiscano soldi, ma escludendo la parte economica, molte volte con una certa percentuale di invalidità si hanno anche dei benefici di altro genere, e questo non ha importanza.

Se poi analizziamo tutto l’insieme, scopriamo che vi è stato un semplice passaggio di consegne, dalle Asl, all’Inps, ma che nulla è cambiato, se non a disorientare e creare confusione per veri invalidi.

Inutile poi ricordare, come possa un Ministro delle finanze, decidere la modifica delle percentuali di invalidità, che sembra al momento ritirata, ma sapete in questo paese, la certezza non vi è mai, e come non sia insorto il Ministero della Sanità, al quale sarebbe spettato il compito e la decisione.

Anche questo rimane un aspetto nebuloso della cosa, in quanto per competenza, decidere i criteri e le modalità dell’invalidità, per ragion di logica dovrebbe spettare ad esso.
Comunque, adesso attendiamo non certo con pochi timori la sentenza della nuova finanziaria che è in discussione alla Camera.

Su questo punto, mi soffermo, esprimendo una semplice domanda,
“chi difenderà i diritti di noi disabili?”.
Attualmente, non vi è una forza nel nostro Parlamento che si schieri e possa fare chiarezza verso la nostra categoria, non vi è nessuno che possa dar voce a noi disabili, che non siamo certamente una minoranza, in quanto stimati più 2.500.000, senza contare, disabilità minori che non avendo spettanze economiche non compaiono.

Ecco perché è nato il Movimento Italiano Disabili, per cercare di portare una voce dove essa non c’è ma dove si decidono leggi anche per loro.
Il Presidente
Francesco Ferrara

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mercoledì 26 maggio 2010

MANIFESTIAMO PER I NOSTRI DIRITTI

TUTTE LE ASSOCIAZIONI DEI DISABILI INDICONO UNA MANIFESTAZIONE A LIVELLO NAZIONALE IL GIORNO 21 GIUGNO 2010 DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 16.00 CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO CHE SI RICORDA DEI DISABILI SOLO QUANDO DEVE TAGLIARE LA SPESA PUBBLICA, SOSTEGNO SCUOLA, E CERCA DI TOGLIERE ASSEGNI DI ACCOMPAGNAMENTO, ASSEGNI SOCIALI E PENSIONI DI INVALIDITA’, CHE HANNO GIA’ IMPORTI IRRISORI, MA SONO DI SOSTEGNO VITALE PER I DISABILI.
Con la scusa dei falsi invalidi ci tolgono anche l’aria che si respira

APPUNTAMENTO A VIA DELLA COLONNA ANTONINA, ALLE ORE 9.00
DIFRONTE PALAZZO CHIGI

TUTTE LE ASSOCIAZIONI, SONO INVITATE A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE, IN QUANTO COINVOLGE TUTTE LE CATEGORIE DEI
DISABILI E DI PARTECIPARE CON UN SLOGAN PERSONALIZZATO

giovedì 20 maggio 2010

INVITO A TUTTE LE ASSOCIZIONI DEI DISABILI

Alla cortese attenzione
Dei Presidenti delle
Associazioni e delle Onlus
Che tutelano i diritti dei disabili.

In data odierna, Vi invito, in quanto stiamo cercando di farci promotori per una azione comune, riguardo la nostra categoria, che puntualmente ad ogni manovra finanziaria, viene vessata.

Quindi, cerchiamo il dialogo con Voi, per poter organizzare uniti e coalizzati un’azione da studiare insieme in quanto la politica attuale e anche quella passata non hanno mai dato alcun miglioramento verso la nostra categoria.

Oggi al momento che Vi scrivo, ci arrivano notizie sempre più minacciose, come se il problema della situazione economica Italiana, fosse dovuto ai disabili, e alle loro misere condizioni economiche in cui vertono.

Quindi come spero, mi congedo sperando di essere ricontattato per poter insieme e uniti far cambiare questo penoso stato di cose.

Per info: Tel. 0774,343891 Cell. 3476546894

Distinti saluti.
Francesco Ferrara

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mercoledì 19 maggio 2010

Ministro Tremonti che VERGOGNA !

“Sono «i falsi invalidi» e «i veri evasori» a doversi preoccupare delle misure da inserire nella manovra.”

Lo ha detto il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti in conferenza stampa aL termine dell'Ecofin.


Benissimo signor Ministro, allora cominciamo con la Pubblica Amministrazione, dove dagli anni 60’ era di norma e consuetudine farsi fare un certificato di invalidità per poter poi concorrere a posti pubblici, e con voti di scambio e quindi oggi ci sono persone in pensione o che ancora occupano un posto pubblico che sicuramente non gli spetta, e assumiamo invece dei “veri” invalidi.

Togliamo le pensioni che vengono retribuite a falsi invalidi che hanno usurpato il posto a chi spettava, e che oggi si ritrovano con assegni sociali da miseria.

Di questo un Governo serio e che vuole fare giustizia democratica attuerebbe, non proclami inutili e solo spauracchi, che ovviamente con cifre alla mano non servono, in quanto certamente non possono sopperire a una manovra finanziaria.

Inutile far dichiarazioni di volersi togliere il 5% dal proprio stipendio, in quanto non certo questo potrà andare a coprire un disavanzo di 25 miliardi di euro, ma cominciamo a togliere tutti i benefit, che senatori e deputati hanno, in quanto con i loro stipendi possono permettersi di farne a meno, in quanto nessuno, li costringe a restare.

Invece si ritorna sempre agli stessi punti, quando soffiano venti di crisi, ma mai che si alzi una voce ne da parte dei sindacati, ne da parte dei deputai o senatori, in favore della classe dei disabili che socialmente, sono il gradino più basso.

Quindi noi riteniamo vergognosa questa affermazione, fatta proprio davanti alla Commissione Europea, che in varie circostanze, vi ha anche richiamato al problema sulla disabilità, inoltre anche multandovi per non adeguare i parametri degli assegni sociali a tutta la Comunità Europea, che sono ben più alti.

Si ha solo il coraggio di andare verso i più deboli e indifesi, che vivono ai margini della società, con assegni sociali da fame, e che invece in quanto disabili, avrebbero bisogno di un maggiore aiuto perché ovviamente hanno spese maggiori, e questo Voi lo sapete benissimo, ma non avendo voce in quanto sia telegiornali che format, non ci danno voce, queste cose si riescono a nascondere verso l’opinione pubblica.

Concludiamo con una frase detta dal Presidente del Consiglio che urlò a chi non lo faceva parlare a Milano dove era intervenuto “VERGOGNA, VERGOGMA, VERGOGNA”.
Il presidente
Francesco Ferrara
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Arriva l'ora di finirla con i soprusi

Dopo aver, sbandierato a destra e sinistra la tenuta dei suoi conti pubblici, il governo oggi come ben sappiamo si appresta ad una nuova manovra fiscale, che sempre a suo dire, non mette mano nelle tasche dei propri contribuenti, ma le usa contro chi è più debole e indifeso.

Le mani si stringeranno sull’assegno di accompagnamento, in quanto esso sembra voglia essere legato al reddito del disabile, e quindi, molte persone improvvisamente si ritroveranno anche senza questo.

Come ben sappiamo chi ne usufruisce maggiormente di questo assegno, sono persone disabili dalla nascita, o disabili dopo incidenti di lavoro.

La maggior parte di questo importo, viene data in quanto la nostra popolazione aumenta per l’invecchiamento e quindi verso la sua non autosufficienza.

Il M.I.D., è molto preoccupato di questa situazione, in quanto questo si deciderà da parte del governo a fine settimana, portando ovviamente un forte discapito a quelle persone che ne usufruiscono.

Quindi in attesa di sapere le ultime decisioni di questo governo che promette di non togliere ma che togli e solo ai più deboli, il M.I.D., cercherà di contattare anche associazioni e onlus, per poter scendere in piazza contro tale evento.

giovedì 1 aprile 2010

NON SIAMO MALATI DI PROTAGONISMO

Movimento Italiano Disabili
Malati di protagonismo ?
Sinceramente vorremmo far capire che nessuno di noi è malato di protagonismo, al contrario di certe persone che si arrendono davanti a chi prende iniziative o impartisce delle regole, vorremmo trovare delle persone giuste e capaci di portare il M.I.D. ai vertici di una politica sociale, a quel punto, poi si deciderà a chi dare le redini del movimento, in quanto democraticamente, si sceglierà e si riordineranno i vari ruoli, perché e giusto che il movimento prenda il volo e dia voce a tutti i disabili “invalidi civili” certi della vostra comprensione e attenzione verso il mondo della disabilità.
Inoltre non vogliamo togliere nulla alle Associazioni, ONLUS, Cooperative Sociali che danno gratuitamente un supporto notevole ai disabili e familiari degli stessi, sono di una importanza unica nel sociale, la differenza è che il M.I.D., e un partito politico che combatte per migliorare la qualità della vita, riacquistare quella dignità che ci compete e quindi siamo per la difesa, dei sacrosanti diritti che ci vengono negati, perciò siamo a favore di tutte quelle compagini o gruppi di persone che si prestano dando non solo un sorriso ma un supporto vero ai disabili.
Per tutti questi motivi vi preghiamo di unire le forze percorrendo insieme la via di una politica dedicata esclusivamente alla disabilità “invalidità civile”,questo in quanto, per non essere strumentalizzati da quei partiti con ideologie diverse al nostro credo.
Vogliamo dare spazio a chi ne ha le capacità di organizzare questo partito in’unica famiglia nella più piena collaborazione.
Seguano i nostri principali punti che portiamo avanti
1) Pensioni da fame
2) Dipartimento unico della disabilità
3) Prepensionamento per i familiari dei disabili gravi
4) Lavoro legge 68/99 categorie protette “non si sa da chi?”
5) Sanità perfezionare al 100%100
6) legge 104
VENITE A VISITARE IL NOSTRO SITO, CAPIRETE CHI SIAMO E COSA VOGLIAMO
http://www.ilmid.it/
Cari amici affiliati al MID, sono ormai mesi, che come Presidente, insieme ai miei coordinatori, abbiamo cercato nelle varie regioni, di riuscire a chiudere qualche accordo politico con i vari partiti, sia essi di destra che di sinistra.
Purtroppo il nostro intento è andato fallito, in quanto ogni volta, al momento di mettere nero su bianco le nostre richieste, il tutto falliva.
Questo è successo per parecchie volte, in quanto, sono interessati a noi, solo a parole, per avere il voto e solo in campagna elettorale stranamente ci cercano.
Questo, ci ha fatto capire dopo i vari contatti avuti dalle varie forze politiche, che nessuna di essa ha interesse a noi ed ai nostri problemi sulla disabilità, anzi come abbiamo e sicuramente anche voi avrete potuto notare, nei vari programmi dei partiti, non vi è alcun accenno al sociale e specificamente alla disabilità.
Quindi prese le dovute considerazioni, abbiamo deciso di non affiancarci, ad alcun schieramento, anzi, consigliamo di andare a votare, ma di annullare la scheda.
In quanto al futuro, la nostra decisione è quella verso quindi le elezioni politiche che si terranno tra c.a. tre anni, di presentarci ma soli,
Quello che tengo a sottolineare come Presidente del MID, è che se vogliamo ottenere qualcosa, verso i nostri confronti, non dobbiamo certo attenderlo da questa classe politica, ma dobbiamo avere il coraggio di crescere uniti sotto un’unica bandiera che poi portiamo ognuno di noi e che è la disabilita.
Il Mid ha cominciato questa lotta già da qualche anno, i nostri tesserati sono cresciuti e giorno dopo giorno continuano ad aumentare, ma questo non basta se vogliamo far sentire la nostra voce alle prossime elezioni politiche.
Bisogna che ognuno di noi, si sforzi a diffondere il nostro movimento per farlo conoscere il più possibile.
Solo avendo dei nostri rappresentanti disabili, riusciremo ad ottenere qualcosa, con la differenza che i nostri uomini, non potranno eludere le aspettative dei suoi elettori in quanto eletti direttamente da noi disabili.
Ecco la differenza che può fare un partito di diversamente abili, a differenza di altri che anche se eletti ed invalidi, devono seguire le linee guida del proprio partito, quindi disattendendo le nostre aspettative.
Siamo un movimento nato dal nulla, si autofinanzia tramite i nostri coordinatori che ci mettono l’impegno e la volontà con sacrificio, senza nulla a pretendere in quanto non riceviamo alcun finanziamento da nessuno, e come ben sapete il nostro tesseramento è gratuito e vitalizio ed è possibile effettuarlo on-line.
A differenza delle associazioni e delle onlus, che sono benvenute, noi essendo disabili, siamo la voce dei disabili e vogliamo che i benefici, siano per tutti, e non solo per pochi, vogliamo che non debbano nascere viaggi all’estero della speranza per le persone, e leggere di dover far collette per benficenza per poter aiutare le persone.
La salute è un diritto sacrosanto e su di essa non si può mercanteggiare o risparmiarci sopra per far altre cose, essa viene prima di tutto.
La dignità dei disabili oggi, viene ogni giorno calpestata, trattati in modo ambiguo dalle istituzioni che dovrebbero aiutarli, dando molte volte o per meglio essere precisi, non dandogli informazioni chiare ad essi.
Non parliamo poi dei soldi che vengono dati sotto forma di assegni sociali, o di accompagnamento e pensioni di invalidità, in questo caso possiamo dire una vera e propria “carità”.
Vogliamo creare un dipartimento unico per il disabile, dove possa la persona essere assistita e trovare tutto insieme chiaro e ben definito.
Amici per fare questo il MID e i suoi collaboratori vi chiedono aiuto e partecipazione anche nel tesseramento molto importante al fine di capire quanti ci seguono e di che forze possiamo disporre.