lunedì 25 gennaio 2010

AL MINISTRO BRUNETTA RISPONDIAMO

SPEGNERE subito l'incendio,il ministro BRUNETTA non pensa alle 254 € di pensione dei DISABILI

onte: http://www.repubblica.it/economia/2010/01/25/n...

SPEGNERE subito l'incendio, prima che diventi argomento da campagna elettorale. Isolare "l'incendiario" queste uscite.Brunetta, prima che scoppi una nuova lite nel governo. Ecco dunque il timbro dell'ufficialità di Palazzo Chigi: una nota per dire che l'idea del ministro della Funzione Pubblica - dare 500 euro al mese ai giovani, togliendo soldi alle pensioni d'anzianità - "con il governo non c'entra niente, non è mai stata discussa collegialmente, è una sua iniziativa personale". Un comunicato preteso da Giulio Tremonti e condiviso questa volta anche da Silvio Berlusconi, attento a non aprire un pericoloso fronte polemico in campagna elettorale. "A due mesi dalle elezioni - è il ragionamento del Cavaliere - non ci possiamo permettere di giocare sulle pensioni".

Ma è sempre la rivalità tra i due economisti Tremonti e Brunetta (anzi, il ministro della Funzione Pubblica nega al collega il titolo di "economista":) a spiegare il nuovo caso scoppiato nel governo. Una competizione mai sopita, anche se dall'entourage di Brunetta assicuravano ieri che tra i due "adesso il clima è assolutamente tranquillo".

Il fatto che è il titolare del Tesoro sarebbe pure passato sopra l'ennesima provocazione del ministro-candidato sindaco di Venezia. Se non fosse che il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone - che con Brunetta condivide l'impostazione liberista - ha pubblicamente avallato l'iniziativa del "più ai figli meno ai padri", dandole in qualche modo il crisma del partito. A questo punto Tremonti non poteva restare a guardare. Prima si è rivolto a Berlusconi: "Basta invasioni di campo, su queste materie decido io. E comunque abbiamo persino un comitato dentro il Pdl per discutere, senza contare che Brunetta potrebbe parlarne prima in Consiglio dei ministri. Silvio, ci devi pensare tu". Ma la smentita di Palazzo Chigi tardava ad arrivare. Così, ammaestrato dall'esperienza (altre volte infatti Berlusconi si è servito di Brunetta come testa d'ariete per bypassare i rigori tremontiani), il ministro dell'Economia decide di fare da solo.
Prende quindi il telefono e affronta direttamente a brutto muso il rivale. Perché su una "materia esplosiva" come le pensioni "un membro del governo non può fare battute improvvisate". Del resto proprio il giorno prima Tremonti, parlando ad Arezzo alla convention del Pdl, aveva rivendicato a sé il merito di non aver fatto "macelleria sociale", sacrificando "le pensioni e la sanità" all'abbassamento delle tasse.

Una vexata quaestio, quella della riduzione fiscale, che vede Tremonti contrapposto allo stesso Berlusconi, ma con un alleato fondamentale: Umberto Bossi. Non a caso anche il Senatùr avrebbe accolto ieri con fastidio l'uscita di Brunetta, ricordando che "le pensioni d'anzianità riguardano soprattutto gli operai del Nord e nessuno le deve toccare". Nel silenzio generale della maggioranza sulla proposta Brunetta, spiccava quindi la sonora bocciatura del Carroccio: "E' una sparata domenicale". Il vicepresidente della commissione Bilancio del Senato, il leghista Massimo Garavaglia, è stato incaricato dall'alto di stroncare un'iniziativa che "ha poco senso". E questo perché "le pensioni di anzianità, soprattutto quelle del settore privato della generazione passata, sono frutto di 40 anni di sudato lavoro. Una volta si iniziava a lavorare a 14 anni e quindi sarebbe ingiusto toccare questi diritti acquisiti".

Insomma Tremonti, spalleggiato dalla Lega (e persino da Berlusconi, per una volta) ha preteso una doppia smentita. Quella di Palazzo Chigi e quella del diretto interessato. Arrivata infatti a stretto giro con una nota del portavoce brunettiano, Vittorio Pezzuto, in cui si precisavano i due punti che stanno più a cuore a Tremonti. Primo: "Qualsiasi intervento va realizzato senza aggravare in alcun modo il deficit di bilancio della spesa corrente". Secondo: "Di questa ipotesi il ministro Brunetta ne parlerà con i competenti membri del governo, a partire dai ministri Tremonti, Sacconi, Meloni e Gelmini". A partire da Tremonti, appunto.

Commento: ci vogliamo rendere conto in che mani siamo, stiamo parlando di un Ministro della Repubblica Italiana e non di una persona qualunque che dice queste cose.
Abbiamo ed io parlo per la nostra categoria, dei disabili, persone che hanno un'assegno mensile di 254 euro, e non riescono a vivere e devono fare la fila alla "Caritas", abbiamo pensioni minime da fame, 450 euro, e il tomo si permette di dire queste stupidaggini.....
E' un'offesa a popolo italiano, pensare che un giovane esca di casa perchè riceve 500 euro, e al concreto a cosa gli servirebbero?
Si potrebbe permettere di pagare un mutuo? Si potrebbe permettere di pagare Luce, telefono, gas, condominio ecc.

In un momento così delicato uscire con queste fesserie, è paranoicamente assurdo, io invece di parlare di cose concrete, si fanno sciocche polemiche.
Certo, a queste persone, la crisi non è di casa e quindi non hanno pensieri seri ma possono permettersi
http://www.ilmid.it

lunedì 4 gennaio 2010

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE SILVIO BERLUSCONI "PENSIONI"

MOVIMENTO ITALIANO DISABILI

Guidonia M. 04/01/2010

Per Conoscenza a tutti i Ministri e On. Deputati, Senatori della Repubblica Italiana

Pregiatissimo Presidente Onorevole Silvio Berlusconi, ci rivolgiamo a Voi in quanto fiduciosi di essere ascoltati nei nostri innumerevoli problemi che ogni giorno, in quanto categorie disabili, affrontiamo.
La prima nostra supplica, è il riformare gli assegni sociali, che sono di importi oggi con la moneta dell’euro divenuti ridicoli, in quanto fermi da molti anni e di importo di 256 euro mese.
Quello, che vogliamo farle notare, è la confusione che si crea tra il sociale e il sociale disabile, dal quale non vi è alcuna differenziazione, tra persone disagiate e persone disagiate ma anche disabili.
Ovviamente chi è disabile è molto più debole, ma viene accomunato alle prime, ma ovviamente ha molte più esigenze della prima categoria.
Con 256 euro e 472 euro di accompagnamento se si usufruisce, capirà bene che un disabile, si trova in condizioni pietose, in quanto sfido il miglior economista a poter far quadrare il bilancio personale.
Quando vi è bisogno di essere accuditi, certamente è particolarmente difficile trovare, una persona disposta a sacrificare il suo tempo per suddetta cifra, e quindi se non si viene aiutati da volontari, associazioni o Caritas, si rischia l’abbandono più totale e quindi l’emarginazione completa.
Questo ovviamente crea una disparità tra il sociale e il disabile non indifferente e chiediamo il suo interessamento verso una più giusta ed equa valutazione della cosa.
Stessa cosa si dica, per le pensioni minime, di euro 458 in quanto molte volte, il disabile è costretto ad entrare per motivi di salute, in pensione anticipatamente e quindi si trova in netto svantaggio verso un pensionato che riceve pensione minima, ma che non è disabile.
Nelle nostre condizioni, anche piccoli lavoretti in casa, sono proibitivi a differenza di persone che con l’allungamento dell’età e con la medicina oggi anche se pur essendo anziani godono di buona salute e possono ancora adoprarsi.
Anche in questo dovrebbe essere fatta una completa revisione della cosa, ma purtroppo anche se molte volte abbiamo denunciato tramite i mezzi di comunicazione queste cose, dagli scranni, nessuno mai si è fatto promotore di riguardare le cose.
Inoltre la si invita a visionare la benedetta legge del prepensionamento per i genitori dei disabili gravi e gravissimi
Anche il Presidente della Repubblica, ultimamente ci ha citati, e di questo noi lo ringraziamo tantissimo, essendo lui baluardo di garantismo, ma dalla vostra aula solo silenzio.
Nel congedarci, speriamo quindi, che con il nuovo anno, possiate finalmente cercare di migliorare la nostra situazione economica, che verte da come abbiamo riportato in cifre, in uno stato pietoso.
Si inviano distinti saluti augurandole un Buon 2010 pieno di successi
Il presidente del Movimento Italiano Disabili
Francesco Ferrara



Sede legale:
Via Favale 15, 00010 Tivoli (RM) - cod. fisc. 94051140583
Sede operativa Nazionale:
Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa 12, 00012 Guidonia Montecelio (RM) - tel. 0774,343891 Fax.0774,404491- cel.3476546894
http://www.ilmid.it
info@ilmid.it
MOVIMENTO ITALIANO DISABILI

Guidonia M. 04/01/2010

Per Conoscenza a tutti i Ministri e On. Deputati, Senatori della Repubblica Italiana

Pregiatissimo Presidente Onorevole Silvio Berlusconi, ci rivolgiamo a Voi in quanto fiduciosi di essere ascoltati nei nostri innumerevoli problemi che ogni giorno, in quanto categorie disabili, affrontiamo.
La prima nostra supplica, è il riformare gli assegni sociali, che sono di importi oggi con la moneta dell’euro divenuti ridicoli, in quanto fermi da molti anni e di importo di 256 euro mese.
Quello, che vogliamo farle notare, è la confusione che si crea tra il sociale e il sociale disabile, dal quale non vi è alcuna differenziazione, tra persone disagiate e persone disagiate ma anche disabili.
Ovviamente chi è disabile è molto più debole, ma viene accomunato alle prime, ma ovviamente ha molte più esigenze della prima categoria.
Con 256 euro e 472 euro di accompagnamento se si usufruisce, capirà bene che un disabile, si trova in condizioni pietose, in quanto sfido il miglior economista a poter far quadrare il bilancio personale.
Quando vi è bisogno di essere accuditi, certamente è particolarmente difficile trovare, una persona disposta a sacrificare il suo tempo per suddetta cifra, e quindi se non si viene aiutati da volontari, associazioni o Caritas, si rischia l’abbandono più totale e quindi l’emarginazione completa.
Questo ovviamente crea una disparità tra il sociale e il disabile non indifferente e chiediamo il suo interessamento verso una più giusta ed equa valutazione della cosa.
Stessa cosa si dica, per le pensioni minime, di euro 458 in quanto molte volte, il disabile è costretto ad entrare per motivi di salute, in pensione anticipatamente e quindi si trova in netto svantaggio verso un pensionato che riceve pensione minima, ma che non è disabile.
Nelle nostre condizioni, anche piccoli lavoretti in casa, sono proibitivi a differenza di persone che con l’allungamento dell’età e con la medicina oggi anche se pur essendo anziani godono di buona salute e possono ancora adoprarsi.
Anche in questo dovrebbe essere fatta una completa revisione della cosa, ma purtroppo anche se molte volte abbiamo denunciato tramite i mezzi di comunicazione queste cose, dagli scranni, nessuno mai si è fatto promotore di riguardare le cose.
Inoltre la si invita a visionare la benedetta legge del prepensionamento per i genitori dei disabili gravi e gravissimi
Anche il Presidente della Repubblica, ultimamente ci ha citati, e di questo noi lo ringraziamo tantissimo, essendo lui baluardo di garantismo, ma dalla vostra aula solo silenzio.
Nel congedarci, speriamo quindi, che con il nuovo anno, possiate finalmente cercare di migliorare la nostra situazione economica, che verte da come abbiamo riportato in cifre, in uno stato pietoso.
Si inviano distinti saluti augurandole un Buon 2010 pieno di successi
Il presidente del Movimento Italiano Disabili
Francesco Ferrara



Sede legale:
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Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa 12, 00012 Guidonia Montecelio (RM) - tel. 0774,343891 Fax.0774,404491- cel.3476546894
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