giovedì 9 dicembre 2010

Per i politici Italiani siamo appestati

Disabili (invalidi civili) Esclusi anche dallo scenario politico

Perché i partiti non ci vogliono ? Hanno paura di perdere le loro poltrone ?

Hanno paura di fare una politica sociale ? intanto il paese continua ad andare avanti nell’incertezza, in quanto il quadro politico cambia puntualmente ogni giorno come un bollettino meteorologico, dove si fanno e si disfano alleanze nell’ordine di poche ore.

Per complicare maggiormente il quadro della situazione, le mail di Wikileaks che aprono pagine diverse della politica conosciuta, fatta dalle classiche parole di rituale e convenevoli.

Intanto sembra già di essere in una campagna elettorale, i sondaggi si scatenano, le percentuali oscillano ogni giorno ed ognuno da la sua vittoria sia alla fiducia che alla sfiducia, puntualmente alternandosi negli spettacoli televisivi.

Di tutto si sente parlare, ma una volta sentire una parola da questi personaggi che dovrebbero portare avanti un paese in questo clima mondiale particolare , verso il sociale e verso la disabilità, nessuno, già questo argomento scomodo a tutti in una fase delicata come questa, il parlare delle persone che non riescono a finire il mese, o dei problemi delle famiglie con a carico un disabile, su questi argomenti la parola d’ordine è il completo silenzio.

Anche da parte dei giornalisti che pongono le domanda, un accenno a questo non si sente assolutamente, e quindi noi quello che possiamo fare come disabili, nel caso noi non possiamo presentare la nostra lista, dobbiamo attuare la protesta del non voto, se dovremo ritornare a nuove elezioni, ma non disertando le urne, ma presentandoci al contrario, ma chiedendo al Presidente di seggio di voler far scrivere di essere presente ma di non voler votare, in quanto non ci riconosciamo in nessuna forza politica.

Voi direte ma cosa porta questo tipo di protesta che vogliamo attuare, e lo spieghiamo semplicemente, immaginate il rallentamento per via del dover fare tutta la trascrizione e la verbalizzazione e quindi una perdita di almeno c.a. 30 minuti a persona, moltiplicatela nell’arco dei due giorni in cui si voterà, per tre o quattro milioni di persone, il sistema avrà un forte rallentamento e questo avrà una risonanza a livello nazionale.

Quindi abbiamo qui di seguito voluto elencare quello che si deve fare al seggio, e come comportarsi:

1) esibire la scheda elettorale con documento di identità
2) non toccare le schede che vi danno per opporre re la preferenza ai partiti
3) chiamare il presidente del seggio e dirgli di mettere a verbale quanto state per dichiarare
4) dichiarazione del non voto " Non mi sento rappresentato da questa classe politica"
5) se il presidente di seggio si rifiuta chiamare le forze dell'ordine presenti nel seggio (sono obbligati a trascrivere sul verbale davanti alla vostra presenza)
6) cosi facendo otterremmo che non si parli più di schede nulle o bianche che comunque andrebbero alla coalizione vincente.
Avremmo un unico risultato del popolo dei disabili "invalidi civili" che parleranno a lungo di noi di questa protesta di una politica sociale ingiusta

Ufficio stampa del M.I.D.