MID COMUNICATO STAMPA N.2 IL 26 MARZO ORE 10.00 RIMANIFESTIAMO ALLA REGIONE LAZIO CONTRO IL DECRETO ELIO GUZZANTI APPUNTAMENTO IN VIA Rosa Raimondi Garibaldi 7 (ROMA) (CRISTOFORO COLOMBO) SI PREGA DI COMUNICARE LA PARTECIPAZIONE AL 0774343891
La riabilitazione sarà a pagamento, anche per i disabili gravi minorenni. Si tratta della decisione presa dal commissario per l’emergenza sanità nel Lazio Elio Guzzanti, con il Decreto n.95 del 29-12-2009, che ha reso noto che da primo aprile i trattamenti riabilitativi di mantenimento saranno pagati con il ticket. L’esenzione per i minori era stata prevista, ma la decisione di modificarlo sembra irremovibile: anche i minori pagano.
A poco sono valse le proteste del vicepresidente della Regione Esterino Montino, che chiede di far slittare l’entrata in vigore del provvedimento a giugno, per attendere il nuovo governo della regione.
La richiesta è fatta per far in modo che sia il presidente a prendersi la responsabilità di un provvedimento assolutamente inaccettabile, visto che la quota di compartecipazione richiesta è pari al 30% della tariffa complessiva.
Se si viene ricoverati in una struttura riabilitativa il ticket da versare è di 35,64 euro per la riabilitazione “che richiede impegno elevato”, di 29,44 euro per quella “di impegno medio”. Il ticket scende per gli interventi in regime semiresidenziale, ma si tratta sempre di cure indispensabili e non certo opzionali, che molto spesso vanno ripetute più volte nel corso dell'anno, nei casi più gravi devono essere costanti per poter dare buoni frutti.
A questo proposito vogliamo dare spazio al Movimento Difesa del Cittadino e al Movimento Italiano Disabili, che hanno davvero molto da dire.
Il Movimento Difesa del Cittadino ha annunciato il ricorso al TAR Lazio contro il decreto del commissario Guzzanti e il presidente Antonio Longo ci ha spiegato che “Il Movimento Difesa del Cittadino ha deciso di ricorrere al Tar Lazio contro questo provvedimento che è già di per sé inaccettabile, perché colpisce tutte le persone disabili, andando di fatto a ledere il loro diritto alla salute, quando invece dovrebbero essere garantite cure gratuite. Ma è ancora più vergognoso il fatto che, per risanare i conti della sanità del Lazio, si debbano colpire pesantemente le categorie più deboli, ossia le famiglie con figli portatori di handicap, che ogni giorno si trovano ad affrontare mille difficoltà e che già stanno subendo i tagli per gli insegnanti di sostegno. Con questo provvedimento ingiusto, viene eluso il dovere dello Stato di occuparsi dei soggetti che vivono nelle condizioni più svantaggiate".
Il Presidente del Movimento Italiano Disabili, Fancesco Ferrara, si dichiara indignato di questo provvedimento. “E’ assurdo che venga prescritta una terapia riabilitativa e poi venga negata. Vi invito tutti a prendere parte alla manifestazione che abbiamo organizzato per il 22 marzo presso la Regione Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi n° 7 alle ore 10,00. Questo sarà il secondo tentativo che faremo, ma se non saremo ascoltati vi assicuro che continueremo a farci sentire, e saremo drastici.”
Il coordinatore nazionale Gianfranco Malato aggiunge “Noi ci opponiamo fermamente in quanto, come ormai di prassi, quando vi è da fare tagli sulla salute si vanno a colpire sempre e solo le fasce più deboli.
Si vada a tagliare altrove dove gli sperperi della regione Lazio hanno bruciato milioni di euro inutilmente, vedesi ultimamente gli impianti a Tor Vergata, lavori mai finiti, che non hanno reso nessuna utilità in quanto avrebbero dovuto produrre benefici disattesi.
Quindi il Mid sarà il 22 Marzo presente davanti alla Regione Lazio per dar voce di protesta di questo.”
http://www.ilmid.it
venerdì 19 marzo 2010
martedì 16 marzo 2010
Restrizione sui permessi lavorativi legge 104
Restrizione sui permessi lavorativi 104
Dal 3 Marzo, viene modificata la riforma della Pubblica Amministrazione, essi riguardano, la mobilità, i congedi, e l’assistenza ai portatori di handicap.
Si chiama “collegato al lavoro”, e viene a modificare l’articolo 33 della legge 104/1999, quindi le norme cambiano sull’ottenimento dei permessi sull’assistenza di un parente disabile, divenendo più restrittive.
Non potranno più accedere a tali permessi i parenti di terzo grado, ma solo quelli di secondo, come (fratelli, cognati, nonni), con la sola eccezione in cui i coniugi o genitori dell’assistito abbiano un’età superiore ai 65 anni e nel caso, che i genitori dell’assistito siano deceduti o “mancanti”, termine che lascia perplessi in quanto è libero a molteplici interpretazioni, e su questo la legge rimane molto poco chiara.
Non si potrà avere più l’assistenza multipla e cioè, per un disabile, i permessi saranno dati solo ad una persone, con l’eccezione per i genitori dei disabili, i quali ancora possono dividersi i permessi.
Inoltre è anche stata cancellata la norma relativa alla possibilità di assistere in modo “continuativo ed esclusivo” un figlio maggiorenne convivente.
Fortunatamente, per i bambini che hanno un’età inferiore ai tre anni, rimangono invariate le precedenti disposizioni verso i genitori.
Come di seguito denunciamo che sarà ridotta la possibilità di ottenere il part-time per i lavoratori pubblici, in quanto ora la richiesta, può essere respinta se dovesse creare dei problemi all’ufficio, inoltre tutti i part-time concessi, possono essere rivisti e anche negati.
Questo quindi viene a ricadere contro, ovviamente il settore della pubblica amministrazione femminile, in quanto è la maggior parte di persone che si dedica alle cure del disabile.
Quindi noi denunciamo questo aspetto, e ne prendiamo atto come atto contrario al problema della disabilità, in quanto creerà parecchi problemi alle famiglie già colpite da eventi certamente non voluti.
Dal 3 Marzo, viene modificata la riforma della Pubblica Amministrazione, essi riguardano, la mobilità, i congedi, e l’assistenza ai portatori di handicap.
Si chiama “collegato al lavoro”, e viene a modificare l’articolo 33 della legge 104/1999, quindi le norme cambiano sull’ottenimento dei permessi sull’assistenza di un parente disabile, divenendo più restrittive.
Non potranno più accedere a tali permessi i parenti di terzo grado, ma solo quelli di secondo, come (fratelli, cognati, nonni), con la sola eccezione in cui i coniugi o genitori dell’assistito abbiano un’età superiore ai 65 anni e nel caso, che i genitori dell’assistito siano deceduti o “mancanti”, termine che lascia perplessi in quanto è libero a molteplici interpretazioni, e su questo la legge rimane molto poco chiara.
Non si potrà avere più l’assistenza multipla e cioè, per un disabile, i permessi saranno dati solo ad una persone, con l’eccezione per i genitori dei disabili, i quali ancora possono dividersi i permessi.
Inoltre è anche stata cancellata la norma relativa alla possibilità di assistere in modo “continuativo ed esclusivo” un figlio maggiorenne convivente.
Fortunatamente, per i bambini che hanno un’età inferiore ai tre anni, rimangono invariate le precedenti disposizioni verso i genitori.
Come di seguito denunciamo che sarà ridotta la possibilità di ottenere il part-time per i lavoratori pubblici, in quanto ora la richiesta, può essere respinta se dovesse creare dei problemi all’ufficio, inoltre tutti i part-time concessi, possono essere rivisti e anche negati.
Questo quindi viene a ricadere contro, ovviamente il settore della pubblica amministrazione femminile, in quanto è la maggior parte di persone che si dedica alle cure del disabile.
Quindi noi denunciamo questo aspetto, e ne prendiamo atto come atto contrario al problema della disabilità, in quanto creerà parecchi problemi alle famiglie già colpite da eventi certamente non voluti.
DAL M.I.D. UN GRAZIE ALLE FORZE DELL’ORDINE
UN GRAZIE ALLE FORZE DELL’ORDINE
E’ di questi giorni, la notizia che nella regione Campania, è stata sgominata una banda, che truffava ai danni dell’INPS, con certificazioni false e con persone all’interno delle varie strutture, per approfittare e riscuotere pensioni di invalidità.
Un grazie deve essere riconosciuto alle forze dell’ordine che con impegno sono riuscite in questo, in quanto l’ammontare estorto all’ente era di svariati milioni di euro.
Questo viene poi a pesare sulla classe sociale che viene vista in quanto a cifre, gonfiate da questi fatti, come un peso esorbitante verso la comunità.
A nostro giudizio, mancano però pene severe per questi atti di cose, in quanto cosi facendo queste persone, rubano risorse che potrebbero essere messe a beneficio di chi veramente ne ha bisogno per migliorare il nostro stato sociale.
Quindi ben vengano i maggiori controlli, ma allo stesso tempo, pene severissime dovrebbero essere fatte dal governo per questi lestofanti, che si approfittano di una categoria già disagiata in se.
E’ di questi giorni, la notizia che nella regione Campania, è stata sgominata una banda, che truffava ai danni dell’INPS, con certificazioni false e con persone all’interno delle varie strutture, per approfittare e riscuotere pensioni di invalidità.
Un grazie deve essere riconosciuto alle forze dell’ordine che con impegno sono riuscite in questo, in quanto l’ammontare estorto all’ente era di svariati milioni di euro.
Questo viene poi a pesare sulla classe sociale che viene vista in quanto a cifre, gonfiate da questi fatti, come un peso esorbitante verso la comunità.
A nostro giudizio, mancano però pene severe per questi atti di cose, in quanto cosi facendo queste persone, rubano risorse che potrebbero essere messe a beneficio di chi veramente ne ha bisogno per migliorare il nostro stato sociale.
Quindi ben vengano i maggiori controlli, ma allo stesso tempo, pene severissime dovrebbero essere fatte dal governo per questi lestofanti, che si approfittano di una categoria già disagiata in se.
mercoledì 3 marzo 2010
PROTESTA ALLA REGIONE LAZIO PER LE TERAPIE
COMUNICATO STAMPA DEL Movimento Italiano Disabili
Si porta a conoscenza che il giorno 22 Marzo 2010 alle ore 10.30 il MID (Movimento Italiano Disabili), sarà presente presso la Regione Lazio in via Della Pisana per protestare e far sentire la sua voce sui problemi delle terapie che non vengono passate dal SSN (Servizio Sanitario Nazionale) in quanto non riconosciute ma prescritte dai medici.
Quindi i disabili si trovano per questo motivo, scoperti da tale servizio, e per poter usufruire di tali terapie, si vedono costretti a dover patteggiare con Asl e Comuni, cifre forfettarie come se la salute personale fosse una merce da contattare ad un banco di mercato.
Quindi si richiede la massima presenza da parte di tutti i sostenitori del Mid.
Il presidente del MID Francesco Ferrara
Grazie.
Per comunicare l’eventuale partecipazione, ed eventuali chiarimenti tel.0774,343891
Cell. 3476546894
Si porta a conoscenza che il giorno 22 Marzo 2010 alle ore 10.30 il MID (Movimento Italiano Disabili), sarà presente presso la Regione Lazio in via Della Pisana per protestare e far sentire la sua voce sui problemi delle terapie che non vengono passate dal SSN (Servizio Sanitario Nazionale) in quanto non riconosciute ma prescritte dai medici.
Quindi i disabili si trovano per questo motivo, scoperti da tale servizio, e per poter usufruire di tali terapie, si vedono costretti a dover patteggiare con Asl e Comuni, cifre forfettarie come se la salute personale fosse una merce da contattare ad un banco di mercato.
Quindi si richiede la massima presenza da parte di tutti i sostenitori del Mid.
Il presidente del MID Francesco Ferrara
Grazie.
Per comunicare l’eventuale partecipazione, ed eventuali chiarimenti tel.0774,343891
Cell. 3476546894
CI NEGANO ANCHE LE TERAPIE
Come ogni mattina, quando apro la mia casella postale, o la casella postale del Mid (Movimento italiano Disabili), non vi è giorno in cui non si debbano riscontrare sempre e ovunque disfunzioni nel nostro sistema burocratico.
Questa è una lettera inviata da una mamma che ha chiesto il nostro aiuto, e le sue parole sono semplici e chiare, per motivi di privacy, ho omesso il cognome, ma ovviamente è tutto registrato.
Ora questo come cento, mille e altri casi, vengono scartati dalle terapie classiche che passa il Servizio Sanitario Nazionale, e deve colpire la frase “DIRITTO ALLE CURE DELLA MIA FIGLIOLA”, che giustamente ribadiamo noi del MID, è cittadina Italiana, i suoi genitori pagano puntualmente le tasse, il suo papà è di professione militare, quindi lo Stato prende in anticipo i soldi dalla sua busta paga, e ovviamente non può certo eludere le tasse.
Per le Istituzioni la famiglia è benestante, ovvio con i parametri che danno, il detto Isee (L' Indicatore della situazione economica equivalente, è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica ...), o sei nullafacente o il rientrare nei parametri è quasi impossibile.
Quindi, ora quello che ovviamente resta da fare, è andare a protestare contro la regione Lazio, perché intervenga e metta a disposizione la cifra che consenta alla famiglia di sostenere tali cure.
Ecco l’importanza come già ribadito più volte, di un dipartimento a se della disabilità, in quanto ogni volta che si esce dall’ordinario, ci si trova ad essere palleggiati per competenze da una Asl ad un Comune, ed ognuno si scrolla il problema di dosso.
Sulla salute, non si può certo permettere questa immonda cosa, in quanto poi possiamo assistere a sprechi eccezionali, come i milioni spesi per il centro del G8 della Maddalena, o meglio per restare in tema, i lavori costati milioni di euro per gli impianti di Tor vergata a Roma per i “Mondiali di nuoto” ancora ad oggi non conclusi.
Per queste cose i soldi si riescono a trovare, e stranamente non si palleggiano le competenze, anzi forse si litigano le acquisizioni per esse, stranamente….
Poi quando il cittadino comune, ha bisogno di aiuto da parte delle istituzioni queste allora sono le risposte che abbiamo.
Leggetevi la lettera, riflettete su quanto ho scritto, cose come queste, si spera non debbano mai capitare, ma se capitano allora sono guai….
LETTERA FIRMATA
Mi chiamo ………. Gloria sono residente a Guidonia provincia di Roma, madre di
una minore con una patologia invalidante
Mia figlia nel gennaio 2009 è stata sottoposta ad un intervento di ASTONESI POSTERIORE.
(IMPIANTO DI VITI E BARRE SULLA COLONNA VERTEBRALE).
Questo intervento purtroppo ha limitato la sua deambulazione e dovrebbe sottoporsi a frequenti terapie riabilitative.
La mia famiglia è composta da 5 persone io mio marito e 3 figli e l'unicosostentamento è di mio marito di professione militare.
Mia figlia ha bisogno della terapia di “IDROCHINESI” che purtroppo non è convenzionata
dalla Regione Lazio ed è costosissima anche per la sua durata di un anno come prescrizione
medica ospedaliera.
Nel nostro territorio Guidonia ci sono solo strutture private,mancano strutture sanitarie ospedaliere organizzate per la riabilitazioni.
Dovremmo noi tutti genitori poter dimostrare ai vertici delle istituzioni che non siamo
degli animali emarginati, sono una cittadina dimenticata dallo Stato.
Il mio conto in banca è sempre rosso e le istituzioni mi descrivono come una famiglia
benestante per i loro criteri non accettabile di una eventuale “DIRITTO ALLE
CURE DELLA MIA FIGLIOLA”. Attendo risposta e solidarietà da tutti quelli che come noi
cittadini credono ancora in una giustizia grazie per la vostra attenzione.
.
L'idrochinesiterapia rappresenta la metodica di massima e migliore integrazione tra le proprietà fisiche dell'acqua e terapeutiche del movimento.
L'acqua favorisce in modo determinante l'esecuzione di esercizi di mobilizzazione attiva e passiva, grazie alle sue proprietà fisicobiologiche. La caratteristica principale è il manifestarsi dell'azione antigravitaria secondo la legge di Archimede (un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del volume del liquido spostato), che determina l'effetto di alleggerimento del corpo immerso.
L'acqua sostiene gran parte del peso del corpo favorendo l'esecuzione di movimenti con un corretto lavoro muscolare anche in condizioni di ridotto tono-trofismo e di difficoltà di carico. Per questo motivo un muscolo che ha forza ridotta e non consente un corretto lavoro può realizzare in acqua diversi movimenti. La riduzione del peso corporeo che si ottiene nel mezzo idrico permette inoltre di eliminare il dolore dovuto al carico e di iniziare precocemente la riabilitazione motoria.
Altrettanto importante è l'effetto analgesico del calore che si ottiene utilizzando acqua riscaldata ad una temperatura di 32°-35°C. Il calore, infatti, innalza la soglia di sensibilità al dolore determinando anche una sedazione generale e rilasciamento muscolare.
Un altro effetto è il manifestarsi di fenomeni sensoriali quali un miglior apprezzamento della posizione del proprio corpo e del senso di movimento dovuti alla percezione della pressione esercitata dall'acqua su tutto il corpo che si traduce in una sensazione di maggior sicurezza nell'esecuzione dei movimenti. Il mezzo idrico, più denso rispetto all'aria, permette inoltre movimenti controllati ed eseguiti contro una leggera resistenza.
Questo riduce i rischi di movimenti incontrollati che possono far insorgere la sintomatologia, peggiorare la situazione patologica, dare paura ed insicurezza al paziente rallentandone la rieducazione.
Questa è una lettera inviata da una mamma che ha chiesto il nostro aiuto, e le sue parole sono semplici e chiare, per motivi di privacy, ho omesso il cognome, ma ovviamente è tutto registrato.
Ora questo come cento, mille e altri casi, vengono scartati dalle terapie classiche che passa il Servizio Sanitario Nazionale, e deve colpire la frase “DIRITTO ALLE CURE DELLA MIA FIGLIOLA”, che giustamente ribadiamo noi del MID, è cittadina Italiana, i suoi genitori pagano puntualmente le tasse, il suo papà è di professione militare, quindi lo Stato prende in anticipo i soldi dalla sua busta paga, e ovviamente non può certo eludere le tasse.
Per le Istituzioni la famiglia è benestante, ovvio con i parametri che danno, il detto Isee (L' Indicatore della situazione economica equivalente, è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica ...), o sei nullafacente o il rientrare nei parametri è quasi impossibile.
Quindi, ora quello che ovviamente resta da fare, è andare a protestare contro la regione Lazio, perché intervenga e metta a disposizione la cifra che consenta alla famiglia di sostenere tali cure.
Ecco l’importanza come già ribadito più volte, di un dipartimento a se della disabilità, in quanto ogni volta che si esce dall’ordinario, ci si trova ad essere palleggiati per competenze da una Asl ad un Comune, ed ognuno si scrolla il problema di dosso.
Sulla salute, non si può certo permettere questa immonda cosa, in quanto poi possiamo assistere a sprechi eccezionali, come i milioni spesi per il centro del G8 della Maddalena, o meglio per restare in tema, i lavori costati milioni di euro per gli impianti di Tor vergata a Roma per i “Mondiali di nuoto” ancora ad oggi non conclusi.
Per queste cose i soldi si riescono a trovare, e stranamente non si palleggiano le competenze, anzi forse si litigano le acquisizioni per esse, stranamente….
Poi quando il cittadino comune, ha bisogno di aiuto da parte delle istituzioni queste allora sono le risposte che abbiamo.
Leggetevi la lettera, riflettete su quanto ho scritto, cose come queste, si spera non debbano mai capitare, ma se capitano allora sono guai….
LETTERA FIRMATA
Mi chiamo ………. Gloria sono residente a Guidonia provincia di Roma, madre di
una minore con una patologia invalidante
Mia figlia nel gennaio 2009 è stata sottoposta ad un intervento di ASTONESI POSTERIORE.
(IMPIANTO DI VITI E BARRE SULLA COLONNA VERTEBRALE).
Questo intervento purtroppo ha limitato la sua deambulazione e dovrebbe sottoporsi a frequenti terapie riabilitative.
La mia famiglia è composta da 5 persone io mio marito e 3 figli e l'unicosostentamento è di mio marito di professione militare.
Mia figlia ha bisogno della terapia di “IDROCHINESI” che purtroppo non è convenzionata
dalla Regione Lazio ed è costosissima anche per la sua durata di un anno come prescrizione
medica ospedaliera.
Nel nostro territorio Guidonia ci sono solo strutture private,mancano strutture sanitarie ospedaliere organizzate per la riabilitazioni.
Dovremmo noi tutti genitori poter dimostrare ai vertici delle istituzioni che non siamo
degli animali emarginati, sono una cittadina dimenticata dallo Stato.
Il mio conto in banca è sempre rosso e le istituzioni mi descrivono come una famiglia
benestante per i loro criteri non accettabile di una eventuale “DIRITTO ALLE
CURE DELLA MIA FIGLIOLA”. Attendo risposta e solidarietà da tutti quelli che come noi
cittadini credono ancora in una giustizia grazie per la vostra attenzione.
.
L'idrochinesiterapia rappresenta la metodica di massima e migliore integrazione tra le proprietà fisiche dell'acqua e terapeutiche del movimento.
L'acqua favorisce in modo determinante l'esecuzione di esercizi di mobilizzazione attiva e passiva, grazie alle sue proprietà fisicobiologiche. La caratteristica principale è il manifestarsi dell'azione antigravitaria secondo la legge di Archimede (un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del volume del liquido spostato), che determina l'effetto di alleggerimento del corpo immerso.
L'acqua sostiene gran parte del peso del corpo favorendo l'esecuzione di movimenti con un corretto lavoro muscolare anche in condizioni di ridotto tono-trofismo e di difficoltà di carico. Per questo motivo un muscolo che ha forza ridotta e non consente un corretto lavoro può realizzare in acqua diversi movimenti. La riduzione del peso corporeo che si ottiene nel mezzo idrico permette inoltre di eliminare il dolore dovuto al carico e di iniziare precocemente la riabilitazione motoria.
Altrettanto importante è l'effetto analgesico del calore che si ottiene utilizzando acqua riscaldata ad una temperatura di 32°-35°C. Il calore, infatti, innalza la soglia di sensibilità al dolore determinando anche una sedazione generale e rilasciamento muscolare.
Un altro effetto è il manifestarsi di fenomeni sensoriali quali un miglior apprezzamento della posizione del proprio corpo e del senso di movimento dovuti alla percezione della pressione esercitata dall'acqua su tutto il corpo che si traduce in una sensazione di maggior sicurezza nell'esecuzione dei movimenti. Il mezzo idrico, più denso rispetto all'aria, permette inoltre movimenti controllati ed eseguiti contro una leggera resistenza.
Questo riduce i rischi di movimenti incontrollati che possono far insorgere la sintomatologia, peggiorare la situazione patologica, dare paura ed insicurezza al paziente rallentandone la rieducazione.
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