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martedì 28 giugno 2011

Il disabile in politica

Il disabile in politica
Ogni disabile sente il desiderio di mettersi in gioco per aiutare la stessa categoria a cui lui appartiene, la scelta di ognuno di loro trova accoglienza tra un partito e l’altro ed ecco che avviene la strumentalizzazione nel raccogliere voti ma poi ? C è chi rimane sempre con l’amaro in bocca per non avercela fatta, sono molti i disabili che vengono coinvolti a portare voti. I disabili devono capire che non possono competere con le volpi della politica, vogliamo spiegare che il disabile si trova davanti ad uno ostacolo che non riuscirà mai a superare: quello della scelta del partito politico, guardate le persone elette in parlamento alla Camera o al Senato la loro attività di politico non gli permette di fare nulla per migliorare la condizione della propria categoria.
Se un parlamentare disabile anche dell’opposizione si azzarda a fare un’interrogazione parlamentare pro disabili rimane lettera morta. Difatti la dirigenza del partito di appartenenza gli impedisce di fare qualsiasi attività consequenziale: vedete oggi i tagli che si sono avuti alla nostra categoria, l’opposizione cosa a fatto ? noi diciamo NULLA
Il politico disabile soffre dentro di se, ma d’altra parte c’è lo stipendio d’oro e tutti i privilegi che lo circondano, e allora? allora conviene star zitti e seguire la linea del proprio partito.
Oggi esiste l’unico partito dei disabili ed è un invito a tutti quei politici disabili ad alzare la testa e far sentire la voce del popolo dei disabili.
Il Movimento Italiano Disabili ti offre l’opportunità di prendere per mano il M.I.D. e costruire il futuro di una classe sociale penalizzata dall’attuale politica Italiana.
A tutti i disabili eletti fate un gesto importante con una dichiarazione di voto pubblica, il passaggio nel partito dove sei e dove potrai avere quella voce che sinora non avevi , PASSA COL M.I.D “Movimento Italiano Disabili”.
http://www.ilmid.it/

venerdì 29 ottobre 2010

In macelleria e nelle sedi INPS

Per la verifica della disabilità, carne da macello nelle sedi Inps

Possibile, che in questo paese, non si riesca che a parlare del caso Sara o del Presidente del Consiglio?
A noi ci sembra veramente assurdo, che ogni giorno televisione e giornali, riescano solo a fare una telecronaca di questi due fatti, mettendo sempre in risalto solo gli stessi argomenti, modificando semplicemente il modo di dare la notizia, e di far apparire i filmati.
Sembra che tutto sia imperniato solo su questo, e che tutto giri intorno a questo, e qualsiasi giornale o telegiornale, per non parli di altro.
Certo sia alla tv che alla carta stampata e quindi a questo Governo, la cosa fa ovviamente comodo, perché riescono in questa maniera ad ipnotizzare l’ascoltatore medio, mentre, vengono nascoste verità quotidiane di tutti i giorni.
Noi come M.I.D., quindi denunciamo e continueremo a farlo, la presa di posizione da parte dell’Inps tramite le sue “linee guida”, verso i disabili, che ogni giorno, si ritrovano a dover consegnare i propri documenti a questo istituto, formando file, con persone anche in carrozzina al freddo in attesa che venga il proprio turno.
Non ci sembra un bel fare, da parte di questo ente, ma nessuno ne pubblicizza il dramma che vi è dietro, dato da una lettera che invita, entro quindici giorni, alla presentazione di tutta la certificazione per la revisione della propria pratica.
Perché non è possibile che l’Inps richieda tali documentazioni direttamente alle Asl di appartenenza del disabile? “avendo già passato la visita in commissione con 4 medici ASL e con un medico dell’INPS”
Invece no, questo non è possibile, il disabile deve a proprie spese rifare tutte le fotocopie con spesa a carico suo, e poi inviarle o tramite posta, o doverle consegnare dall’ufficio Inps richiedente.
Chiaro che per paura di veder sospendere quell’assegno ognuno e anche per via dei costi, ci si arma di santa pazienza e ci si mette in file.
Ma questo che sta avvenendo da nord a sud dell’Italia, care televisioni, cari giornali, non vi sembra articolo da mettere in prima pagina?
Ma forse i nostri padroni del vapore su questo, non vogliono che se ne dia notizia, far sapere a chi non è disabile, delle peripezie che deve passare la persona disabile, quando poi il nostro Ministro Brunetta, parla da un altro pianeta, di uffici interfacciati tra le pubbliche amministrazioni.
Il nostro Movimento continuerà a denunciare questo stato di cose, attendendo una risposta ma che abbiamo paura che mai arriverà.

mercoledì 21 ottobre 2009

SOS DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

SOS DISTURBI PER L’ALIMENTAZIONE

“In Italia sono circa 3 milioni di persone, pari al 5% dei cittadini, che si trovano a fare i conti con i disturbi del comportamento alimentare, l’8-10% delle ragazze e lo 0.5/1% dei ragazzi soffrono di anoressia e bulimia. Oltre il 3% della cittadinanza, percentuale in costante aumento, presenta una problematica di anoressia-bulimia conclamata.”

Nasce nel 2004, con l’impianto dell’Atto Aziendale la scelta dei vertici della ASL ROMA G di investire su una struttura operativa che potesse fornire sostegno a quanti soffrendo di questi disturbi non sanno molto spesso nemmeno a chi rivolgersi per ricevere “aiuto”.
Apre quindi nel 2004, presso l’Ospedale di Palombara il Centro per la Diagnosi e il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare e l’Obesità - D.C.A.

Il Centro per i D.C.A. - denominato "Villa Pia" - è una struttura dedicata al trattamento di persone affette da disturbi quali Anoressia, Bulimia, Obesità e sindromi correlate.
Il Centro opera in Convenzione con il SSR ed è funzionalmente integrato al Centro per lo Studio ed il Trattamento dei Disturbi della Condotta Alimentare della ASL RM G, che valuta i casi clinici, ne autorizza preventivamente i ricoveri e gestisce la lista di attesa.

Villa Pia si pone all'interno di una ristretta cerchia di istituti specializzati nella cura dei DCA.

Italian Hospital Group - Centro DCA "Villa Pia": Tel. 0774 300869
http://www.italianhospitalgroup.it/centri.php?cid=12